Dall’incontro allo stand di Turisti per Caso alla BIT di Milano, ecco l’intervista di Syusy all’autore di Ulisse, Nessuno, Filottete.
Syusy: Alberto Majrani, hai scritto un libro relativo al fatto che non fu Ulisse a uccidere i Proci, ma Filottete.
Alberto Majrani: Esatto. All’epoca il povero Ulisse era morto da un bel po’. Omero lo ripete di continuo: quando qualcuno dice Ulisse ritornerà!, lui ribadisce sempre No, no: stai pur tranquillo che è morto! E invece tutti conoscono per vera la storia secondo cui sarebbe tornato dopo venti anni, nessuno lo riconosce, ammazza tutti e se ne va. Ma come! Avrebbe la possibilità finalmente di starsene un po’ in pantofole con la Gazzetta dello Sport e invece no! Allora ho cominciato a pensare E se non fosse lui, dal momento che tra l’altro tutti dicono che è morto? E se fosse solo un mercenario, assoldato da Telemaco per salvarsi dai Proci che stanno per impadronirsi del potere? Basta leggere alla lettera Omero per scoprire che la storia prende un’altra piega: Telemaco ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a uccidere i Proci, per questo è necessario però che l’assassino passi per il Re di Itaca. E chi mai poteva essere questo incredibile arciere? Lo dice lo stesso Ulisse: Meglio di me con l’arco, solo Filottete!
Syusy: ..che era zoppo, e infatti la nutrice…
Alberto: …si accorge della cicatrice lavandogli i piedi, esatto. Insomma: basta mettere Filottete al posto di Ulisse ed ecco che tutte le apparenti incongruenze della storia di Omero si appianano. Omero è l’inventore del giallo quiz!
Syusy: Però c’è anche un’altra interpretazione, quella di Felice Vinci, che dice che l’Odissea non si svolge sul Peloponneso, ma nel Baltico! Poi la leggenda si sposta al seguito di queste popolazioni di grandi navigatori del Nord, e arriva con loro nel Mediterraneo.
Alberto: Beh: anche la storia del mercenario al soldo di Telemaco l’aveva già pensata lo stesso Vinci, ma non si era spinto fino a suggerirne il nome di Filottete.
Syusy: …ma questo ci riporta al fatto che i famosi Popoli del Mare vengono -o potrebbero venire- dal Nord, e diventando il terrore del Mediterraneo! Tu che ne pensi?
Alberto: In effetti le fonti egizie dicono che provenivano dalle “isole del grande verde” situate chissà dove. Le colonne d’Ercole, che dovevano essere il limite estremo del mondo conosciuto, non hanno mai avuto una collocazione precisa. Ma nell’Irlanda del Nord c’è una formazione geologica chiamata Giant’s Causeway formata da 40.000 colonne di pietra e situata “all’estremo Nord del mondo conosciuto”: l’Irlanda, appunto. L’Irlanda era un luogo in cui il mito era ben noto, e infatti ci sono molte corrispondenze: la “renna” dalle corna d’oro, il cinghiale che affonda nella neve fresca… In Grecia tutto questo mi sembrerebbe un po’ improbabile!
Syusy: Ecco spiegato il ritorno di certi toponimi fra Nord Europa e Mediterraneo, quindi.
Alberto: Esattamente. Come d’altronde hanno fatto gli europei in America, dove esiste una Roma, un’Itaca, una Siracusa anche oltreoceano…
Syusy: Effettivamente anche Omero, per bocca di Atena, ci dice che il nostro caro Ulisse era biondo! Come mai?!
Alberto: …e non solo lui: Achille, Menelao… E anche le donne: Venere, Elena… E allora uno si dice: ma che strani greci questi Danai: sembrano danesi! E invece non è strano!
Syusy: Allora Troy, con Brad Pitt che è biondo…!
Alberto: Infatti uno penserebbe alla classica americanata e invece è forse l’unica cosa che hanno azzeccato!