Si sa che al Solstizio succedono fenomeni interessanti in molti monumenti dell’antichità: gli antichi li avevano collocati in relazione al sole, perché in quei particolari giorni il sole li illuminasse in un punto preciso. Questo succede anche in un “buco” collocato sull’acropoli del Circeo in Lazio, e la sorpresa non è da meno!
La chiamano, forse impropriamente, la “Cisterna del Rospo Idolatrato”. Cosa significhi non si è mai saputo, forse fu chiamata così da Gregorovius Ashby che visitò l’acropoli e il pozzo all’inizio del secolo scorso. Esiste da sempre ed è stata nel tempo dimenticata, mai indagata davvero. Questo luogo è ancora un po’ difficile da trovare, con un gruppo di amici-esploratori ci abbiamo provato con Google Earth, con il GPS, con informazioni varie… Ci ho provato anch’io a ricordarmi dove fosse, visto che c’ero già stata e l’avevo anche ripreso in uno dei miei tanti servizi TV al Monte Circeo.
Finalmente, andando un po’ a caso con la sola indicazione scritta in un libro che la collocava a circa 20 metri dalle mura megalitiche di Sud Ovest, l’abbiamo trovata. Quello che si era sempre pensato della cisterna è che fosse un pozzo, magari molto antico, magari antico quanto le mura datate impropriamente di epoca romana, con una contraddizione: i Romani non facevano pozzi come questo! Anni fa un ricercatore indipendente ci si calò dentro e notò che: “(…) il pozzo è costituito interamente di pietre collocate a secco senza malta, la volta è stata fissata con volte più grandi che si sorreggono vicendevolmente, tanto da creare un equilibrio statico interno… a squame di pesce…”, e accennò anche al fatto che era collocato in modo che al Solstizio s’illuminavano all’interno per effetto di una posizione, calcolata precisamente da chi lo costruì, del sole.
E così un 21 giugno di qualche anno fa ci sono andata di persona, col desiderio di verificare quello che avevo letto. L’apertura conserva ancora due pietre lavorate in modo da creare un semicerchio, ma le altre due pietre non ci sono più… La prima cosa che mi è venuta da fare è stata cercarle lì attorno, forse qualche cosa di simile mi sembra di averla vista, o forse sono state portate via… Mentre cercavamo di vedere all’interno, che rimane al buio per tutto l’anno, improvvisamente mi sono accorta che c’era una luce sulla parete del pozzo proiettata dal sole che incominciava attorno alle 10 ad affacciarsi sul ciglio. Insomma, c’era un cerchio di luce quasi perfetto! Non perfetto del tutto, per via della mancanza delle due pietre apicali. Se ci fossero state, il segno proiettato dal sole sarebbe stato perfettamente circolare.
Un amico che era con me ha notato che in fondo la cosa assomiglia al Pantheon, facendo le debite proporzioni effettivamente la funzione era la stessa. Un bambino del gruppo ha detto che se quel pozzo non era un pozzo poteva essere una tomba e quindi poteva avere un’entrata laterale, non solo quel foro superiore. Intanto il tempo passava e la luce si faceva sempre più intensa e perpendicolare, fino a diventare alle 13 perfettamente verticale al fondo di quello che appariva sempre più chiaro doveva essere una costruzione particolare, un luogo progettato con uno scopo alto, devozionale.
Al Solstizio d’estate i viaggiatori vanno a vedere il sorgere del sole tra le rocce di Stonehenge, niente di più inutile! Certi fenomeni si possono ammirare anche vicino a casa, in luoghi come questi che sono ancora, incredibilmente, tutti da studiare…
Syusy
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